Codice Etico DLF
Codice Etico del Dopolavoro Ferroviario
Roma, 21 aprile 1999 (modifiche del 29 dicembre 2009)
Premessa
La vita delle Associazioni DLF Nazionale e Territoriali si svolge necessariamente attraverso norme statutarie e regolamentari e si completa attraverso i comportamenti delle persone. Questi devono essere ispirati a valori e a regole etiche e deontologiche che salvaguardino gli interessi e l’immagine dell’Associazione in quanto tale e assicurino contemporaneamente una corretta vita associativa a tutti i suoi membri.
Da questa considerazione traggono ispirazione le norme del presente Codice Etico. Esse non sono in alcun modo sostitutive delle norme statutarie e regolamentari, ma a queste si affiancano. Ogni socio ed ogni Dirigente del Dopolavoro Ferroviario deve ispirare ad esse il proprio comportamento con la consapevolezza che una loro trasgressione comporta di fatto l’autoesclusione morale dalla vita associativa del Dopolavoro Ferroviario.
I
I Soci del Dopolavoro Ferroviario sâimpegnano a tener conto, in ogni loro comportamento, delle conseguenti ricadute sullâintera Associazione. Il Dopolavoro Ferroviario richiede ai suoi aderenti comportamenti improntati a correttezza e serietĂ professionale.
II
I Soci del Dopolavoro Ferroviario, nel perseguire gli interessi culturali, sportivi, ricreativi e sociali sâimpegnano a partecipare alla vita associativa con spirito costruttivo, non viziato da condizionamento alcuno, avendo come obiettivo prioritario lâinteresse dellâAssociazione. Essi devono contribuire alla costruzione di una positiva immagine associativa ed operare per accrescere il prestigio e l’autorevolezza del Dopolavoro Ferroviario.
III
Appartenere al Dopolavoro Ferroviario significa assumere un impegno di solidarietĂ in un corretto rapporto di lealtĂ , amicizia e fratellanza. Dirigenti e soci devono utilizzare mezzi, risorse e strutture del Dopolavoro Ferroviario con il criterio del buon padre di famiglia e con lo stesso riguardo dovuto ai propri beni.
IV
I Dirigenti del Dopolavoro Ferroviario sono tenuti ad operare con imparzialitĂ , senza indulgere a trattamenti di favore, assumendo le proprie decisioni nella massima trasparenza e respingendo indebite pressioni. In nessun caso devono concorrere a determinare situazioni di privilegio a proprio vantaggio. Lâindividuazione dei collaboratori per le attivitĂ del Dopolavoro Ferroviario deve avvenire con imparzialitĂ e deve essere improntata a criteri di competenza, di professionalitĂ , di serietĂ , indipendentemente dalle appartenenze politiche, sindacali, religiose, di sesso o di razza.
Il comportamento dei Dirigenti deve essere sempre improntato alla massima correttezza in quanto costitui-ce modello di riferimento per tutti i collaboratori.
V
I Dirigenti del Dopolavoro Ferroviario devono adoperarsi per favorire cordiali rapporti tra i soci e dirimere le eventuali divergenze nellâambito di una dialettica franca e serena. In tutti i casi deve essere fermamente ripudiata ogni forma di scorretta ed insensata concorrenzialitĂ , di conflitto dâinteressi e di denigrazione personale. In particolar modo, devono tenere comportamenti ispirati a lealtĂ , imparzialitĂ , diligenza e correttezza, impegnandosi a:
- esercitare la funzione con spirito di servizio verso il Dopolavoro Ferroviario, gli associati ed il mondo esterno, senza avvalersene per vantaggi diretti od indiretti;
- mantenere un comportamento non condizionato da personali convincimenti politici, sindacali o religiosi e non accettare doni, od altre utilitĂ , ad eccezione dei regali dâuso di modico valore;
- fare un uso riservato delle informazioni di cui vengono a conoscenza in virtĂš delle cariche ricoperte ed evitare di conferire e/o assumere incarichi che possano creare conflitti dâinteresse;
- rimettere il proprio mandato qualora, per motivi anche privati, siano incorsi in vicende che producono nocumento allâimmagine dellâAssociazione;
- non esercitare alcuna attivitĂ dâinteresse privato in locali del Dopolavoro Ferroviario, nĂŠ utilizzare beni e/o servizi dellâAssociazione a questo scopo.
VI
Le Associazioni DLF considerano quali principi essenziali la trasparenza dei bilanci e della contabilitĂ .
Ciascuna registrazione contabile deve rispondere esattamente a ciò che è descritto nella documentazione di supporto. Non è consentito alcun occultamento di informazioni nÊ alcuna rappresentazione parziale o fuorviante. Chiunque sia al corrente di omissioni, di falsificazioni, di trascuratezze nella contabilità e delle registrazioni contabili è tenuto a riferirne alle strutture associative superiori.
Gli stessi principi valgono per i bilanci delle SocietĂ strumentali delle Associazioni DLF.
Modifiche, variazioni ed integrazioni al presente Codice Etico potranno essere apportate dal Consiglio Nazionale dell’Associazione Nazionale DLF.
VII
Il presente Codice Etico vale per tutte le SocietĂ DLF ed ai suoi principi si devono attenere tutti i responsabili e gli amministratori delle SocietĂ stesse.